Tra gli esponenti principali della pop art americana, spicca il nome dello statunitense Andy Warhola, famoso con lo pseudonimo di Andy Wharol. Considerato come uno degli artisti più influenti del XX secolo, Wharol fu uno dei padri fondatori della pop art d'oltreoceano. La sua produzione, che si svolse all'interno di numerosi laboratori newyorkesi detti "factory", va dalla pittura alla musica, passando per la scultura, il cinema e la fotografia. Fortemente provocatorio, trasformò l'oggetto comune, come le bottigliette di Coca-Cola o i barattoli, in arte. In questo modo l'arte stessa divenne merce e come tale, secondo quanto sostenuto dallo stesso Warhol, andava consumata. Tra le opere pittoriche principali, famosi sono i ritratti di personaggi iconici come Marilyn Monroe, Che Guevara, Mao Zedong e la principessa Diana Spencer. Punto di forza di questi dipinti era la rappresentazione dello stesso soggetto ripetuto sulla medesima tela, con colori alternati, e l'utilizzo di tinte molto accese. Rivisitò inoltre anche i grandi capolavori del passato, come alcune opere di Piero della Francesca, Paolo Uccello e "L'ultima Cena" di Leonardo Da Vinci. Anche nella scultura Andy Warhol si concentrò sulla riproduzione di alcuni dei suoi dipinti più famosi raffiguranti prodotti in scatola. Dal 1963 produsse una serie di film sperimentali, caratterizzati da una serie di azioni piuttosto banali ripetute nel tempo e riprese con una telecamera fissa. Tra questi ricordiamo "Eat", "Kiss", "Empire" e "Sleep". Per quanto riguarda la musica, sostenne diversi artisti, tra cui i Velvet Underground per i quali disegnò la celebre copertina dell'album " The Velvet Underground & Nico" e l'italiana Loredana Bertè, per la quale girò un videoclip.