Innanzitutto bisogna distinguere due aspetti che vengono spesso confusi dai meno esperti, ovvero la differenza tra qualità ed estensione della voce. Quest'ultima, come ogni strumento musicale, è dotata di una propria camera di risonanza, con le onde sonore che amplificano il proprio suono, risuonando, per l'appunto. In genere, nel corpo umano si individuano tre aree distinte di risonanza: "petto", dove risuonano le note più gravi; "maschera", dove risuonano le note medie, e "testa", dove risuonano le note più acute. La singolarità e la specialità del cantante sta nell'esercizio e nel costante apprendimento di queste aree. Solamente con l'allenamento si può arrivare a generare un timbro più accentuato, dando alla propria voce una maggiore personalizzazione. Il registro però, tiene in considerazione anche l'aspetto dell'estensione vocale, che indica la gamma di frequenze su cui si è predisposti in modo naturale. Capire la propria estensione significa conoscere l'intervallo di note su cui siamo in grado di cantare e potersi concentrare su questa gamma di suoni. Proprio per questo motivo nelle canzoni accompagnate da strumenti musicali è sempre lo strumento ad adattarsi alla tonalità della voce, e non viceversa. Con questa premessa è possibile individuare i diversi registri vocali tradizionali, che si caratterizzano non solo per estensione vocale, ma anche per il timbro.