Il mito della Fenice
Introduzione
La Fenice è una creatura mitologica unica al mondo nel suo genere. I primi a nominare questo animale furono gli storici greci Esiodo ed Erodoto e il poeta latino Ovidio. Nel corso degli anni, però il mito della fenice è diventato sempre più forte ed ha avuto varie interpretazioni a seconda del luogo e del periodo storico. Ripercorriamo insieme in questa breve guida il mito della fenice, dalle prime storie su questo fantastico uccello mitologico, alle diverse interpretazioni che ne hanno dato i popoli nel corso dei secoli.
I poeti grechi
Il poeta greco Esiodo scrisse riguardo la fenice lodandone la sua longevità. Erodoto, invece, ci fornisce maggiori dettagli. Egli infatti prima la descrive fisicamente paragonandola ad un aquila con tutte le penne di colore rosso tranne quelle della chioma che, invece, sono dorate; ne descrive poi le abitudini: un animale molto raro da vedere poiché, come affermavano i sacerdoti di Eliopoli, si mostra solo alla morte del padre, cioè ogni 500 anni circa; la fenice alla morte del padre ne prende il corpo e lo porta al tempio del dio Sole. Il poeta latino Ovidio, invece, ci descrive la fenice come un uccello unico nel suo genere poiché essendo solo una al mondo non si riproduce come tutti gli altri animali ma per riprodursi si crea un nido in Arabia da qui l'appellativo araba, con delle piante aromatiche, esala l'ultimo respiro e dalla carcassa nasce una nuova fenice che, una volta cresciuta, compirà lo stesso gesto di portare il corpo del padre al tempio del dio Sole.
Il mito
Il mito della fenice è conosciuto in tutto il mondo anche se con diverse annotazioni. In Cina la fenice (Feng) è considerata uno dei quattro animali che decide le sorti della Cina insieme alla tigre bianca, all'unicorno e alla tartaruga o al serpente ed è simbolo di potere e prosperità. La tradizione indiana invece, narra che la fenice (Garuda) venne resa immortale per liberare la madre da Kadru, la madre dei serpenti. Per la sua immortalità viene scelta dal dio Visnu come suo avatar.
Nel paradiso terrestre
In Giappone la fenice viene rappresentata come un aquila con piume dorate in grado di sputare fuoco. Nella tradizione cattolica, invece, la fenice soprattutto nel periodo medievale è stata accostata alla resurrezione di Gesù. Ma, sempre nella tradizione cattolica, questa figura viene nominata in altre situazioni. La fenice è presente nell'episodio nel paradiso terrestre dove Eva convince tutti gli animali a mangiare la mela, frutto proibito da dio; la fenice, rifiutandosi, viene poi ricompensata da Dio con l'immortalità. Infine gli egizi, che furono i primi a nominare questo uccello sacro. Per loro però non aveva fattezze di un'aquila ma più di un passero o di un airone.