Il paesaggio nella storia dell'arte
Introduzione
Il paesaggio nella storia dell'arte ha avuto continui sviluppi nel corso della storia. Esso ha esercitato un grande fascino sugli artisti da sempre. Bisogna però dire che nei suoi primi sviluppi esercitava ben poca influenza, essendo considerato un elemento minore, considerato solo come "sfondo" al soggetto principale dell'opera; solo con l'andare del tempo è divenuto indispensabile per esprimere gesta, concetti e sentimenti. Passando dal medioevo e dai mosaici di Galla Placidia con poche raffigurazioni paesaggistiche, a Giotto e l'architettura e i primi cenni di prospettiva, a Da Vinci e lo studio della botanica, a Turner e le sue tempeste, per arrivare ai nostri tempi con la fotografia paesaggistica.
Occorrente
- http://www.ravennamosaici.it/wp-content/themes/oxygen/images/slideshow/galla_placidia/04.jpg
- http://www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/giotto/giotto_007_la_visitazione_1310.jpg
- https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/Leonardo_Da_Vinci_-_Vergine_delle_Rocce_%28Louvre%29.jpg
- https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d5/Caspar_David_Friedrich_Wanderer_above_the_Sea_of_Fog.jpg
- http://www.milanoplatinum.com/wp-content/uploads/2016/11/Joseph-Mallord-William-Turner-Il-naufragio-della-Minotauro-1793-Public-Domain-via-Wikipedia-Commons.jpg
- https://www.grandcanyonwest.com/files/3456/gcw-hp-canyonsunset.jpg
Primi elementi
Dai mosaici medievali di epoca tardo antica nel quale sono iniziati ad apparire i primi segni di vegetazione, che faceva quasi da cornice a quel che era l'elemento principale dell'opera, al passare a un Leonardo da Vinci che ha iniziato a sviluppare quadri dove il paesaggio prendeva un ruolo ben più importante. Sviluppando una teoria come la prospettiva dei perdimenti che includevano appunto anche il paesaggio. Per passare poi ai suoi quasi coetanei rinascimentali, che hanno utilizzato sempre di più uno sfondo naturale e paesaggistico all'interno delle opere, lasciando sempre meno spazio a colori piatti venuti prima. Da Vinci stesso, utilizzava elementi naturali che lui nemmeno aveva mai visto, e dopo vari studi sui libri di botanica e di scienze ricreava con minuziosi dettagli all'interno dei suoi dipinti.
Nel romanticismo
In epoca romantica, la natura assume un concetto quasi basilare, nel quale l'uomo inizia a interrogarsi sempre di più di quel che lo circonda, del perché la sua natura è spesso attanagliata da forze maggiori, e quale ruolo assume la natura stessa che lo circonda all'interno della sua vita, passando dalla natura come madre benevola a crudele genitrice esattamente come definì Leopardi in "dialogo tra la natura e un islandese". All'interno del romanticismo Caspar David Friedrich sarà uno dei maggiori pittori che darà un ruolo importante al paesaggio, esattamente come "nel viandante sul mare di nebbia", seguito da Turner che si addentrerà in tempeste marine e ne raffigurerà il loro fascino e l'estetica del sublime.
Ai nostri giorni
Con il passare dei tempi il paesaggio ha preso maggior importanza, divenendo addirittura l'unico elemento raffigurato all'interno di un'opera. In particolare ai tempi d'oggi la fotografia paesaggistica è presa in grande considerazione, e sempre più persone si dilettano nel mettere a fuoco natura e meraviglie del creato, immortalandole in un'immagine senza tempo. Dandoci così modo di apprezzare cosa la natura e il mondo ha creato e quanta bellezza ci circonda.
Consigli
- lasciarsi stupire dalle opere, e scoprire di più sui paesaggi