L'esempio più famoso di romanzo gotico resta, però, il "Frankenstein" di Mary Shelley, figura la cui nascita viene fatta risalire a quella famosa notte che diede anche i natali al vampiro di Polidori. Il romanzo abbandona alcune delle tematiche del primo gotico, come per esempio la paura irrazionale dell'incognito, per abbracciare una visione del mondo più scientifica e razionale. L'ambientazione è sempre tipicamente gotica (il dottor Frankenstein svolge i suoi esperimenti in un antico castello), così come forte è il tema del romanticismo. Frankenstein è visto come un Prometeo moderno, un uomo, o mostro, come lo si voglia definire, che si erge in nome della scienza contro i limiti imposti dalla società, finendo per essere un reietto, malvisto ed odiato.