Il romanzo gotico
Introduzione
Sviluppatosi nella seconda metà del XVIII secolo, il romanzo gotico rappresenta una corrente letteraria i cui temi principali erano il romanticismo, molto in voga in quel periodo anche nelle altre forme d'arte, e l'orrore. Il termine gotico deriva, non a caso, dall'architettura gotica tipicamente medioevale. Difatti, esiste uno stretto legame tra l'architettura gotica e i temi trattati in questo genere letterario. Di seguito è riportata una pratica guida sulle tematiche trattate nel romanzo gotico con accenni ai capolavori più famosi di questo genere.
Il castello di Otranto
Precursore del genere gotico è senza dubbio "Il castello di Otranto" di Horace Walpole. Il romanzo è ambientato, come è facilmente supponibile dal titolo, in un castello, in cui una profezia grava sulla testa del signore Manfredi. Anche se ancora agli esordi, si possono già intravedere quelle che saranno le tematiche tanto care al genere gotico: l'ambientazione medioevale, la presenza del sovrannaturale (il gigante intravisto dalla servitù), l'amore ed il romanticismo (l'idillio amoroso tra Teodoro e Isabella).
Frankenstein
L'esempio più famoso di romanzo gotico resta, però, il "Frankenstein" di Mary Shelley, figura la cui nascita viene fatta risalire a quella famosa notte che diede anche i natali al vampiro di Polidori. Il romanzo abbandona alcune delle tematiche del primo gotico, come per esempio la paura irrazionale dell'incognito, per abbracciare una visione del mondo più scientifica e razionale. L'ambientazione è sempre tipicamente gotica (il dottor Frankenstein svolge i suoi esperimenti in un antico castello), così come forte è il tema del romanticismo. Frankenstein è visto come un Prometeo moderno, un uomo, o mostro, come lo si voglia definire, che si erge in nome della scienza contro i limiti imposti dalla società, finendo per essere un reietto, malvisto ed odiato.
Il monaco
Un altro emblematico esempio di romanzo gotico è senza dubbio "Il monaco" dell'inglese Matthew Gregory Lewis. L'ambientazione, anche se trattasi di un convento e non più un castello, è sempre tipicamente gotica, così come le tematiche riscontrabili. Il romanzo narra la vicenda di un monaco, Ambrosio, che dall'essere uomo pio e devoto si perde nel peccato della carne e della lussuria, finendo così per rinnegare Dio e concedere la propria anima al diavolo. Il tema sovrannaturale è molto più marcato rispetto all'opera di Walpole, così da sottolineare sempre più quello che sarà il tema principe di questo genere, ovvero l'orrore e la dannazione.
Il orrore come qualità definitoria
Un altro scrittore che sfruttò di rado nelle sue storie gotiche era l'americano Edgar Allan Poe. Ha usato molte delle proprietà standard del gotico (impostazioni medievali, castelli e case antiche, corruzione aristocratica) ma ha trasformato questi in un'esplorazione di stati psicologici estremi. Era attratto dal genere perché era affascinato dalla paura. Nelle sue mani il gotico stava diventando 'orrore', un termine applicato correttamente al più famoso esempio tardo-vittoriano del gotico, Drakula di Bram Stoker - la sezione di apertura di Dracula utilizza alcune famiglie gotiche: il castello le cui camere contengono il mistero che il protagonista deve risolvere; Il paesaggio sublime che sottolinea il suo isolamento. Stoker ha appreso dalle storie di vampiri che erano apparse in precedenza nel 19 ° secolo (in particolare Carmilla (1872) da Sheridan Le Fanu, suo amico e collaboratore) e sfruttò i metodi narrativi della "fiction sensation" di Wilkie Collins. Dracula è scritto in forma di voci di diario e lettere di vari personaggi, catturati nell'orrore degli eventi. La frase e l'incertezza su cui il gotico si è sempre affidato è emanato nella narrazione.