Il teatro in Africa
Introduzione
Il teatro dell'età contemporanea ha subito notevoli cambiamenti, determinati soprattutto dalle diverse influenze attribuibili a fattori economici, sociali e politici, relativi al territorio di insediamento. Il teatro rimane una delle forme artistiche più sublimi di forme artistiche inventate dall'uomo. Nel primo Novecento il teatro ha conosciuto una importante rivoluzione: l'attore diventa punto cardine dell'intera azione teatrale. Il teatro della parola cede, così, pian piano, spazio all'azione fisica e al gesto proprio, arrivando a creare un nuovo tipo di recitazione. Anche l'Africa ha conosciuto una evoluzione teatrale che vale la pena approfondire e che affonda le sue origini nell'Antico Egitto.
Le origini fel teatro africano
Le prime manifestazioni pubbliche teatrali risalgono al 2600 a. C.. Si trattava, nella fattispecie, di miti che puntavano a celebrare i faraoni. Il teatro, successivamente, si diffonde in varie parti dell'Africa, dove vien utilizzato per rappresentare le tendenze comuni. Ben poca importanza viene attribuita al copione, mentre un ruolo centrale viene attribuito all'oralità e alla musicalità, oltre che alla danza.
Le contaminazioni tra teatro europeo e teatro africano
Ciò che è completamente diverso rispetto al teatro tradizionale è la separazione tra spazio scenico e spettatori. Diversamente dal teatro europeo, è nel periodo del teatro coloniale che comincia a emergere una certa preoccupazione per le tematiche impegnate, come la satira e l'ingiustizia sociale. Il contatto con la cultura europea comportò, durante il periodo coloniale, un adeguamento degli spettacoli teatrali, in cui partecipavano attivamente artisti africani, a contenuti religiosi di marcata impronta cristiana. A essere portati in scena erano, infatti, riadattamenti di fatti narrati nel Vecchio e Nuovo Testamento.
Dopo il colonialismo, il teatro risulta essere molto più impegnato nella politica sociale, dando così un nuovo impulso alla sperimentazione e alle contaminazioni.
L'importanza della figura del mimo
L?arte della recitazione negli africani assume fattezze simbiotiche, per la loro natura schiettamente umana, istintiva, spontanea, innata. A questo proposito non è necessario utilizzare una tecnica specifica o aver frequentato un?accademia di arte drammatica. Il ritmo, la danza, la musica, il mimo, la capacità d?immedesimarsi in un personaggio ce l?hanno nel sangue, sono iscritti nel dna di questi attori e rappresentano un valore aggiunto negli spettacoli.
Le potenzialità espressive che possiedono gli attori africani, che rimandano ai saperi tradizionali indigeni, sono a dir poco straordinarie. Questa spiccata tendenza a imitare si manifesta, in un particolare, in ambito artistico. La danza resta per gli africani la più esplicita espressione artistica, data da una connotazione e una valenza teatrali e rievocative davvero stupefacenti.
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