Il nome impressionismo ben calzò all'opera che lo aprì, almeno secondo quanto scrissero i giornali dell'epoca, e cioè quella di Claude Monet, Impressione: levar del sole. I pittori a cui conseguentemente fu attribuito l'aggettivo di impressionisti erano soprattutto borghesi dediti alla vita mondana. I maggiori pittori impressionisti sono, oltre a Monet, Edgar Degas, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir e Alfred Sisley. Gli impressionisti dipingevano "en plein air", con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore. Essi volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce, lo studio dal vero del cielo, dell'atmosfera, delle acque, eliminò il lavoro al chiuso, nell'atelier, lo studio nel quale venivano completati i quadri più grandi o eseguiti i ritratti; molti ritratti erano però anche realizzati all'aperto. Lo sfondo, il paesaggio, non è qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure. Oggetti e persone sono trattati con la stessa pennellata ampia e decisa. Gli artisti più importanti dell'impressionismo sono: Edouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Camille Pissarro e Jean-Frédéric Bazille.