L'importanza della musica nello sviluppo del bambino
Introduzione
La musica ha un effetto terapeutico in tutto il corso della nostra vita. Dal momento in cui la percepiamo per la prima volta dentro il grembo materno, fino a quando siamo in grado di scegliere noi stessi le sonorità e le nostre canzoni preferite, la musica è quel linguaggio universale che unisce e che comunica emozioni, anche senza l'uso della parola. Per i bambini la musica e i suoni sono i primi stimoli di divertimento e di approccio ritmico. È di grande aiuto anche per lo sviluppo del linguaggio oltre che nei primi incontri interpersonali, non a caso è una delle tematiche scolastiche proposte ai bambini fin dalla scuola materna proprio a scopo di far relazionare i nuovi arrivati. L'importanza della musica nello sviluppo del bambino è fondamentale, vediamo insieme le tre fasi più importanti che vengono coinvolte dagli stimoli sonori.
Occorrente
- musica classica; musica rilassante
La musica in gravidanza
A partire dalla 16-18 settimana di gestazione, quando il feto comincia a percepire i primi suoni esterni, vi è la possibilità che anche la musica venga assimilata come tale e non semplicemente come un sottofondo confuso come si potrebbe invece pensare. Meglio però che la mamma scelga la musica che ama perché il feto, oltre alla melodia, percepirà il grado di apprezzamento da parte della madre, così come percepisce tutte le emozioni. La musica al bambino arriva tramite due meccanismi, uno è l'udito vero e proprio e l'altro è la vibrazione ossea. Entrambi sono validi ed importanti aiuti per metterlo in contatto con l'esterno, motivo per cui la musica in gravidanza è consigliata per stimolare la crescita celebrale del bambino.
La musica nei neonati
Per i piccoli venuti al mondo la musica continua ad avere una potente forza stimolante per ciò che riguarda lo sviluppo del cervello e di tutte le capacità cognitive. Quindi non solo la solita ninna nanna è adatta per i neonati, ma anche la simulazione di dolci ritmi alternati, questa pratica sembra infatti avere un positivo stimolo allo sviluppo dei neuroni e dei suoi collegamenti. Anche cantare le tradizionali filastrocche, o semplicemente delle canzoncine dalle semplici parole, aiuta il bambino, anche se piccolissimo ciò lo aiuta a percepire e a memorizzare il linguaggio che, se pur semplice, verrà metabolizzato in seguito. Tutto ciò è un importante aiuto alla comprensione e all'elaborazione delle prime parole.
La musica nell'età scolare
Quando inizia l'età scolare, quindi dalla prima scuola dell'infanzia, il suono, il ritmo e la musica vengono proposti comeun' attività ludico-didattica, con la chiara coscienza che ciò stimoli ed accresca un ampio ventaglio di capacità nei bambini. A partire dall'invitare i bambini alla ripetizione di frequenze ritmiche - musicali con veri e propri strumenti, al ballo di gruppo, per imparare a coordinare i movimenti all'unisono, alla ripetizioni di filastrocche ritmate per stimolare lo sviluppo del linguaggio e per migliorare i piccoli problemi di pronuncia, la musica pare essere il miglior metodo di crescita per un bambino. Non a caso questa attività verrà proposta a lungo durante i percorsi scolastici a seguire.
Consigli
- far ascoltare la musica al bambino in grembo