La musica nel Rinascimento
Introduzione
Il Rinascimento è uno dei periodi storici italiani più importanti sia a livello storico-culturale, che a livello artistico. Qui nascono i migliori pittori e scultori italiani nonché interessanti nuovi orizzonti musicali. In questo periodo storico inoltre, troviamo l'organizzazione di due gruppi corali diversi che allo stesso tempo si contrappongono. In sostanza un modo nuovo di interpretare e comporre la musica. Da ricordare che la citata polifonia, deriva dal canto gregoriano.
La musica polifonica
Uno dei centri più importanti della musica polifonica è sicuramente Parigi. Infatti già a partire dalla metà del XII secolo ebbero un'importanza rilevante le composizioni vocali a più voci, chiamate "organa" dall'impulso di Leonino e Perotino della cattedrale di Notre-Dame. Sempre a Parigi, tra i centri musicali più importanti e famosi di allora ricordiamo l'Università. Infatti si erano venuti a creare numerosi gruppi di studiosi della musica che amavano passeggiare e discutere di musica nei giardini della Sorbona. Da ricordare che la polifonia inoltre, estese il suo interesse anche oltre l'ambito religioso, poiché le composizioni risultavano avere una complessità maggiore. Fu proprio in questo momento che si definì la "notazione mensurale", cioè la base della notazione moderna.
Le composizioni di Francesco Landino
Solo in un secondo momento e precisamente a partire dal XV secolo, fece il suo ingresso, "l'ars nova". Queste composizioni riuscirono a rendere polifonica la musica profana che ritrovò quindi una connotazione più complessa, liberata dallo svolgimento di repertori sacri. Venendo al nostro paese, in Italia "l'ars nova", in ambito laico, ebbe importanti sviluppi soprattutto a Firenze e in Toscana. Infatti, si possono certamente nominare le composizioni di Francesco Landino, organista professionale presso la Basilica fiorentina di San Lorenzo. Non solo a Firenze, anche a Siena e Lucca sia aprirono importanti focolai di crescita della musica rinascimentale italiana.
Gli sviluppi melodici
Infatti, proprio in Italia giungevano dalle Fiandre grandi musicisti che riuscirono a ricevere ruoli importanti all'interno delle corti. In realtà a quei tempi il palcoscenico della musica europea nel XV e XVI secolo fu dominato dalla scuola fiamminga e i suoi aspetti principali furono gli sviluppi melodici e l'elemento corale a cui veniva data ad entrambi la stessa importanza. I "mottetti" (canzoni amorose che prendevano gli spunti da alcuni brani noti e poi divenivano più complessi) e le messe, erano le composizioni più importanti che venivano rappresentate.