La pazzia nei quadri di Vincent van Gogh

Tramite: O2O 19/05/2015
Difficoltà:media
16

Introduzione

Un artista dallo spirito tormentato e dall'animo fragile, questo è Vincent Van Gogh.
Un post impressionista che ha segnato, con le sue vicende personali ed il suo talento artistico, una lunga pagina della storia dell'arte. Vissuto quasi in povertà, oggi le sue tele sono quotatissime.
Autoritratti, nature morte, paesaggi, campi di girasole, tutti pervasi da una grande emotività ed una velata malinconia che hanno caratterizzato tutta la sua produzione artistica. Non è propriamente esatto parlare di pazzia nei quadri di Van Gogh, poiché il suo tormento derivava dal malessere di vivere, comune a molti autori, sia nell'arte che nella poesia.

26

Occorrente

  • Testi biografici di Vincent Van Gogh
36

Una sensibilità straripante

Vediamo perché si parla della pazzia nei quadri di Vincent Van Gogh. L'artista nacque in Olanda nel 1853 a Zundert. Morì, nel 1890, ad Auvers-sur-Oise, a soli 37 anni, per una ferita provocatosi da un'arma da fuoco. Prima di questo gesto che lo portò alla morte, dipinse la sua ultima opera quasi come una previsione, una tela ad olio con un volo di corvi in un campo di grano. La sua vita fu tormentata da molte delusioni, tra queste anche quella di non essere stato accettato all'Accademia delle Belle Arti. Confidente e grande amico, fu per lui, il fratello Teo. Un mercante di opere d'arte che, per un periodo fu anche il suo mecenate. Teo rimase sempre accanto al fratello, aiutandolo anche economicamente. La sua vita trascorse tra l'arte ed il suo sogno irrealizzato di farsi prete. Le sue precarie condizioni di salute non gli permisero però di realizzare questi sogni appieno. Quella che definiamo pazzia nei quadri di Vincent Van Gogh, è una rabbia ed una frustrazione dovuta ad un'eccessiva sensibilità ed ad un senso di precarietà della vita e delle sue aspettative. Dedito fin da bambino alla passione per il disegno, iniziò a dipingere all'età di 30 anni. Nel 1886 scoprì il movimento impressionista a Parigi e ne rimase folgorato. Scelse definitivamente la strada dell'arte per esprimere il proprio mondo interiore.

46

Un grande disagio

Per cercare di approfondire la controversa natura di questo complesso autore è indispensabile esaminare il lungo percorso epistolare con il fratello Theo. Van Gogh soffriva di allucinazioni e crisi misteriose, che sembravano legate ad epilessia, ma la diagnosi era forse influenzata dalle parole stesse del pittore, che si definiva un pazzo o un epilettico.
L'anno prima di morire, dopo una violenta lite col pittore Gauguin, si tagliò un orecchio con una lama e lo regalò ad una prostituta. L'assurdo episodio di automutilazione confermò il suo disagio con la vita. Ricoverato in ospedale gli vennero diagnosticati sintomi di schizofrenia ed epilessia. Il pittore riuscì però a sublimare artisticamente anche questo drammatico episodio, realizzando il celebre "Autoritratto con orecchio bendato".

Continua la lettura
56

Emozioni e colori forti

Secondo una vasta parte della critica furono proprio le allucinazioni che lo portarono a prediligere i caratteristici colori caldi dei suoi quadri, divenuti una sorta di marchio per la loro immediata riconoscibilità. Alcuni ritenevano che i farmaci che assumeva per i suoi disturbi mentali forse alteravano parzialmente la sua percezione del reale e della natura stessa dei colori. Per questo si parla della pazzia nei quadri di Vincent Van Gogh. In realtà la pittura di Vincent Van Gogh è un grido disperato, carico di emozioni. I suoi colori e le pennellate forti e ricche testimoniano la bellezza di un'anima innocente e sofferente.
L' opera Campo di grano con volo di corvi, l'ultima meravigliosa tela di Van Gogh, è la testimonianza finale di questo malessere. Il desiderio ultimo di immortalare quello che era il suo stato d'animo dolente e rassegnato. Durante le frequenti crisi di depressione che lo portarono a numerosi ricoveri, nell'ospedale di Saint-Rémy-de-Provence, conobbe ed apprezzò il dottor Paul Gauchet. Un medico pittore che volle ritrarre in una sua famosa opera.
Per alcuni, l'artista era un malato di mente, e questo ha dato modo di parlare di pazzia nei quadri di Vincent Van Gogh. Ma forse, più semplicemente, era un genio della pittura, e come tale visse tutta la sua breve vita.

66

Consigli

Non dimenticare mai:
  • Visitare il Van Gogh Museum ad Amsterdam
Alcuni link che potrebbero esserti utili:

Potrebbe interessarti anche

Naviga con la tastiera

Segnala contenuti non appropriati

Tipo di contenuto
Devi scegliere almeno una delle opzioni
Descrivi il problema
Devi inserire una descrizione del problema
Si è verificato un errore nel sistema. Riprova più tardi.
Verifica la tua identità
Devi verificare la tua identità
chiudi
Grazie per averci aiutato a migliorare la qualità dei nostri contenuti

Guide simili

Arti Visive

I 10 quadri più misteriosi al mondo

Da sempre le opere d'arte vengono analizzate e studiate da professionisti, in quanto esse sono ricche di fascini e misteri. Dietro a un'opera si nascondono infatti, storie, racconti e veri e propri intrighi, e ancora oggi su alcune di esse non si è riuscito...
Arti Visive

5 errori da evitare nella pulizia dei quadri a olio

Se dei bellissimi quadri ad olio adornano le pareti della vostra casa avrete sicuramente già riscontrato il problema della pulizia degli stessi. Infatti i quadri ad olio, essendo dipinti su tele abbastanza spesse ed essendo composti da una base oleosa,...
Arti Visive

Come vendere i propri quadri

Al giorno d'oggi gli artisti sono molto avvantaggiati rispetto al passato. Difatti per vendere i propri quadri dispongono di numerosi canali, da quelli più tradizionali che prevedono il contatto diretto con i possibili acquirenti e l'esposizione delle...
Arti Visive

I quadri più famosi al mondo

Le arti visive sono state praticate dall'uomo sin dalle origini più remote. L'arte ha sviluppato diverse forme, ma probabilmente la pittura è stata da sempre quella che più è stata capace di trasmettere il suo potenziale allo spettatore, catturare la...
Arti Visive

Jan Vermeer: i quadri più famosi

Jan Vermeer, nacque nel 1632 a Delft (Olanda). Figlio di un mercante d’arte, seguì le orme del padre, la cui influenza lo portò ad avvicinarsi al mondo della pittura. Dipinse perlopiù per mantenere la sua numerosa famiglia (ebbe quindici figli), e non...
Arti Visive

Come recensire una mostra di quadri

Recensire deriva dal latino "riflettere" ed è l'atto di cimentarsi nella produzione di un testo valutativo e interpretativo riguardo un'opera. L'obiettivo dell'esame critico è quello di fornire un'analisi contenutistica ed estetica che sia realistica...
Arti Visive

Come organizzare una mostra di quadri

Per coloro che si appassionano di arte, un vernissage è sicuramente un evento al quale non si può rinunciare. Prendere parte ad una mostra permette di ammirare delle opere pittoriche e scultoree di diversi stili, dunque è un'attività piuttosto stimolante....
Arti Visive

Come riuscire a esporre i propri quadri in una galleria

L'arte è espressione, libertà e vita. Ad un artista capita spesso di domandarsi quale sia il modo migliore per riuscire a presentare i propri quadri ad una galleria d'arte. Qualsiasi immagine per essere ammirata al meglio si deve esporre nel modo che...