Le 5 migliori commedie di Dario Fo
Introduzione
Dario Fo (1926-2016) è stato uno dei più importanti artisti italiani, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1997. Personalità poliedrica, negli anni si è cimentato nel teatro nella scrittura di testi, nella pittura, nella scenografia, nella regia e nell'attivismo politico (apparteneva allo schieramento politico di sinistra). Politica e arte, spesso per lui hanno rappresentato un connubio inscindibile, esprimendosi in una satira politica graffiante, intelligente e mai superficiale. Altri temi a lui cari, l'anticlericalismo, avendo costatato negli anni della crescita il triste e colpevole legame fra Chiesa e politica, e la denuncia del conformismo borghese. In questo percorso esistenziale ed artistico ha sempre avuto al suo fianco la moglie, l'attrice Franca Rame, presenza regolare nella rappresentazione di molte sue opere. Quali sono state le 5 migliori commedie di Dario Fo? Vediamolo assieme.
Non tutti i ladri vengono per nuocere
Atto unico in due parti del 1958. Si tratta di una gustosissima commedia in cui un ladro, penetrato di soppiatto in una casa durante "l'esercizio delle sue funzioni", si trova costretto a nascondersi quando qualcuno penetra nell'appartamento. Si tratta di due amanti clandestini, ai quali dopo poco si aggiungeranno altri due personaggi, ossia i legittimi coniugi della coppia nonché a loro volta amanti. Così, in base al sacrosanto principio "scagli la prima pietra chi è senza peccato", finisce che i quattro si trovano costretti a interagire civilmente, sotterrando le rispettive colpe dietro l'apparenza di un'assoluta normalità. Con gran divertimento del ladro spettattore, del pubblico e buona pace delle convenzioni borghesi, messe alla gogna con humour intelligente.
Settimo: ruba un pò meno
Commedia in due atti del 1964. Ricca di colpi di scena e di personaggi, si svolge per larga parte in un cimitero, dove incontriamo la necrofora Enea. Costei è una donna ingenua, presa di mira con scherzi atroci dai colleghi. Questi la convincono dell'esistenza di fenomeni di corruzione legate alla vendita dei cadaveri, che la prostituzione è la più sensata delle professioni -essendo l'unica in cui davvero la donna soggioga l'uomo- e... Enea finisce per credere a tutto questo, con risultati imprevedibili... Lo si vede quando entrano in scena altri personaggi, dall'apparenza rispettabile e dall'intimo corrotto...
Morte accidentale di un anarchico
Opera celeberrima risalente al 1970 e successivamente rielaborata. Si tratta di una commedia basata su fatti reali: la morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli nella Questura di Milano, avvenuta tramite una misteriosa caduta da una finestra del quarto piano. Costò a Dario Fo ben quaranta denunce. L'opera subì più modifiche nel corso del tempo, man mano che Dario Fo, coadiuvato dalla moglie Franca Rame, acquisiva la conoscenza di nuovo dettagli inerenti il caso. Commedia di forte denuncia sociale e politica, sollevò fin da subito scalpore per il tema e il tono con il quale questo era trattato.
La signora è da buttare
Commedia in due parti del 1976. In un'ambientazione un po' surreale si muovono clown e personaggi del mondo del circo. Il tendone dove si trovano, per la precisione, altro non è che il "circo America", allegoria della società e della politica imperialista e assurda degli Stati Uniti. E la vecchia signora agonizzante (Franca Rame) al centro di questo mondo ha in realtà il ruolo di far meglio risaltare le ingiustizie e le contraddizioni d'oltreoceano. Gli sketch sono numerosi e molto brillanti, ma nessuno di questi va gustato soltanto in quanto tale, perché dietro c'è sempre un contenuto simbolico sul quale riflettere.
Il ratto della Francesca
Commedia in due atti del 1986. Francesca è una ricca signora dalla tempra d'acciaio che un bel giorno viene rapita, non si sa perché. Invece di perdersi in inutili geremiadi, la donna riesce a ribaltare la situazione a suo totale vantaggio, e alla fine si saprà anche chi ha architettato il ratto. Nel frattempo, allo spettatore il piacere di assistere alle numerose gag e intanto di riflettere su temi come AIDS e politica.