Le 5 migliori opere di Boccaccio
Introduzione
Giovanni Boccaccio è stato un poeta e scrittore italiano di spicco del '300. Figura di grande rilievo e fonte di ispirazione per scrittori di tutta Europa come Geoffrey Chaucer e Miguel de Cervantes. Fu allievo e amico di Petrarca e grande stimatore di Dante, terzetto denominato come le "tre corone" della letteratura italiana. Boccaccio viene oggi ricordato come uno dei precursori dell'umanesimo e personaggio di spicco del panorama culturale fiorentino. Le sue opere vengono collocate cronologicamente in tre periodi fondamentali della sua vita: il periodo napoletano, il periodo fiorentino e il periodo della vecchiaia. Ecco di seguito le 5 migliori opere di Boccaccio per importanza.
Il Filostrato (1335-1338)
Il Filostrato è la prima opera d'impegno di Boccaccio e risale al periodo napoletano. Il poemetto è scritto in ottave ed è diviso in nove parti. La storia è ambientata a Troia, durante la famosa guerra e narra di Troilo, figlio del re di Troia Priamo, e del suo amore per Criseida, prigioniera greca. La principessa, liberata dalla prigionia, si innamora di Diomede. Troilo disperato sfida Achille e va incontro ad una inevitabile morte. Il linguaggio è erudito ed altolocato ed il tema è talvolta attraversato da una vena popolaresca. L'opera risulta come un punto fermo importante per la poesia narrativa italiana, rimasta forse indietro rispetto ai letterati francesi.
Elegia di Madonna Fiammetta (1343-1344)
L'Elegia di Madonna Fiammetta è un romanzo in forma di lettera appartenente al periodo fiorentino. L'opera è composta da un prologo e da nove capitoli, la narrazione è affidata in prima persona alla donna che racconta dell'abbandono subito dal suo innamorato Panfilo, pseudonimo sotto cui si cela il Boccaccio stesso. L'opera risulta innovativa grazie alla narrazione dal punto di vista femminile capovolgendo la figura della donna da oggetto di brama maschile a soggetto con ruolo attivo nella vicenda amorosa.
Ninfale fiesolano (1344-1346)
Il ninfale fiesolano è un poemetto che narra le origini di Fiesole e Firenze. Un pastore fiesolano di nome Affrico si innamora di Mensola, una ninfa di Diana obbligata alla castità. L'amore travagliato e galeotto tra i due spinge il pastore al suicidio, con il suo sangue che va a sgorgare in un fiume che assumerà il suo nome. La ninfa, rimasta incinta del pastore, viene scoperta da Diana che la punisce trasformandola nelle acque di un del fiume che prenderà il suo nome. Il figlio Purneo verrà affidato alla mamma del pastore. Opera fondamentale per la maturazione dello stile dei versi del poeta.
Il Decameron (1348-1353)
Il Decameron rappresenta sembra dubbio alcuno il più grande capolavoro dello scrittore di Certaldo. Il titolo significa "dieci giornate" ed è composto da cento novelle. La vicenda narra di dieci ragazzi, tra cui sette ragazze e tre ragazzi, che durante la peste del 1348 si incontrano nella Chiesa di Santa Maria Novella decidendo di rifugiarsi in un casale sulle colline per evitare il contagio della piaga. Ogni giornata i ragazzi si radunano per raccontarsi delle novelle, una ciascuno, con il tema scelto da un re o da una regina, ruolo occupato a turno da tutti i personaggi. Le tematiche affrontate sono molteplici e variegate, spaziando di argomento in argomento mettendo sempre in posizione centrale l'amore e l'erotismo in tutte le sue sfumature, con l'autore stesso che tiene precisare la libertà di espressione concessa ad ogni personaggio, superando le frontiere di un giudizio bigotto.
Il Corbaccio (1355)
Il corbaccio è un'opera del Boccaccio del periodo della maturità, fungendo da ponte tra le opere felici, di invenzione e di narrativa della prima parte della sua vita e gli studi umanisti della vecchiaia. La narrazione avviene in prima persona, con il protagonista che invoca la morte per colpa di un amore non corrisposto di una vedova. Il protagonista addormentandosi incontra in sogno il marito ormai morto della vedova che riesce a distoglierlo dal sentimento labirintico di amore, mettendolo in guardia sulla cattiveria delle donne, colpevoli di mettere in pericolo gli uomini per colpa della loro lussuria. Opera importante per il capovolgimento della figura femminile.