Le forme dei componimenti letterari: la prosa
Introduzione
L'evoluzione della scrittura e del modo di scrivere testi, poesie e versi, ha subito nel corso degli anni dei cambiamenti. L'attuale prosa moderna infatti fa un utilizzo accentuato del capoverso per duplice funzionalità: concettuale e ritmica. Questa metodologia viene applicata in maniera più spiccata, sia nel romanzo che nel racconto, in special modo nel racconto d'azione, testo in cui è necessario imprimere al componimenti un'andatura incalzante e coinvolgente. Vediamo insieme le forme dei componimenti letterari presenti scritti in prosa.
Occorrente
- Testi scritti
La funzione della prosa
La funzione della prosa nei componimenti coinvolge testi storici, di tipo epistolare, ossia scritti che vengono interpretati dagli attori, od oratorio infine, anche per quel che riguarda il settore scolastico istruttivo, interessa testi di ordine scientifico didattico, saggistica e critica. Come si può evincere, i campi d'applicazione sono molteplici con caratteristiche simili ma talvolta differenziate per stile, dal contenuto stesso del libro. Tra i capolavori in prosa di vecchia data ricordiamo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, ed in tempi più moderni, "In Nome della Rosa" di Umberto Eco.
Prosa filosofica e scientifica
È solo nel XIII secolo che vengono classificati alcuni tipi di prosa filosofica e scientifica, facendovi prevalere forme rigorose di schemi di tipo logico-dimostrativi ben precisi. Nel Rinascimento vengono proposti vari generi di prosa spaziando in molti più ambiti, ma successivamente, durante l'epoca Barocca vi è un'inversione di tendenza. Nel 700, invece, la prosa divine uno strumento di diffusione che coinvolge la divulgazione filosofica e polemico narrativa legata alla politica del tempo. Si arriverà nel 800 per giungere alla diversificazione di base citata sopra tra poesia e prosa, due generi letterari completamente diversi in cui le metriche si differenziano sia nella ritmica che nell'evoluzione del contenuto.
Livelli diversi di stile
Anticamente, in epoca romana e nella cultura latina, la prosa era relegata solo ed esclusivamente alla forma oratoria. Nel medioevo, Marco Tullio Cicerone distingue tre livelli diversi di stile, definendoli come basso, medio ed levato, inoltre, stabilisce delle regole che ne dettano la musicalità e la disposizione dei componenti della frase. La clausola del periodo che consiste nel periodo finale del componimento, ed il ritmo, vengono disposti secondo delle metriche che risultano in analogia con quelle della poesia dell'epoca.
Consigli
- Leggere diversi generi per comprendere la struttura della prosa, lineare