Le migliori 5 opere teatrali di sempre
Introduzione
Le opere sono per convenzione internazionale, un genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica, al balletto e al canto.
Come per tutto, una buona rappresentazione è dovuta anche agli interpreti, alla regia e alla scenografia. Esistono un'infinità di sottocategorie di opere teatrali, per ognuna si potrebbe individuare uno o più capolavori o la magnificenza di qualche autore.
In generale tenendo conto di tutti i fattori in gioco, si potrebbe provare a stilare una lista comprendente le migliori 5 opere teatrali di sempre, quelle che in assoluto propongono qualcosa in più rispetto ad altre. Proviamo a stilarne una lista tenendo conto del testo laddove esista o semplicemente della sceneggiatura, dove la scenografia, le musiche e i balletti sono affidati alla fantasia del lettore.
Le Baccanti di Euripide
Fu messa in scena ad Atene per la prima volta nel 403 A. C. E faceva parte di una trilogia che comprendeva "Alcmeone a Corinto" (perduta) e "Ifigenia in Aulide".
Racconta di Dionisio figlio di Zeus (un Dio) e Semele (una donna mortale). Egli è a tutti gli effetti un Dio ma stenta a farsi adorare per le illazioni messe in giro dalle male lingue invidiose delle sorelle della madre con la complicità di Penteo, re di Tebe.
La vendetta di Dionisio sarà spietata ma anche molto singolare. Egli si vendicherà facendo leva sulle miserie dei sentimenti umani, mescolando prodigi a dicerie che questa volta saranno ad opera sua.
Dionisio è conosciuto anche col nome di Bacco e le Baccanti erano appunto coloro che lo adoravano onorandolo con il "nettare degli Dei".
Sull'opera fu sviluppata anche una trasposizione cinematografica nel 1961 per la regia di Roberto Ferroni.
Romeo e Giulietta
Di William Shakespeare, uno dei migliori autori di teatro al Mondo, certamente il più conosciuto. L' opera racconta la storia d'amore tra due giovani di famiglie tra loro acerrime nemiche. È una storia cara e nota a noi italiani, poiché ambientata a Verona e i protagonisti (le famiglie Montecchi e Capuleti) realmente vissuti, tanto che è stato individuato il balconcino dal quale Giulietta riceveva Romeo. La grandezza del drammaturgo inglese sta nell'esplorare tutti gli anfratti dell'animo unamo. Non c'è un solo aspetto che viene trascurato: il contrasto tra apparenza e realtà, l'amore, la pazzia, la corruzione connessa al potere, i rapporti familiari, l'azione e la non azione.
Un capolavoro assoluto.
La tragica storia del dottor Faust
Christopher Marlowe narra per primo nel 1590, il compromesso tra l'uomo e il Diavolo. Faust era uno scienziato, bramoso di potere e conoscenza, tanto avido da stringere un patto con Mefistofele, in base al quale gli avrebbe fatto omaggio della sua anima in cambio di una vita ricca e agiata. 24 anni dopo però, al momento della resa dei conti, l'animo umano viene fuori con tutta la sua prepotenza e cercherà di ritrattare.
Opera originale ripresa da moltissimi autori, una delle più imitate.
Tartuffo
Moliere si ispira ad un lavoro italiano che rielabora arricchendo la trama con personaggi, vizi e ipocrisie tipiche della nobiltà francese. In particolare l'aspetto bigotto e casto, il legame con i rappresentanti del Clero e le opere Pie dietro le quali si nascondono tutti i vizi più disdicevoli e in totale contrasto con il verbo ecclesiale, l'amicizia e la devozione religiosa. Una commedia a tratti comica ma sempre attuale e carica della satira e del cinismo che hanno caratterizzato le opere di Moliere.
L'opera da tre soldi
"Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?" Il motto che rese famoso Bertolt Brecht e il suo capolavoro, "L'opera da tre soldi", ambientata nei sobborghi di Londra dell'800, narra in special modo di tre personaggi: il Re dei barboni, che detiene il giro delle questue il lucroso affare dell'accattonaggio, il criminale Mackie Messer che ormai benestante viene riverito come un nobile in virtù del suo danaro e il capo della polizia, corrotto fino al midollo che sguazza nel malaffare e tra prostitute e biscazzieri, vive alla grande. "La pappatoria viene prima, la morale dopo" il messaggio di quest'opera è che il denaro rende tutti uguali, cioè corrotti. Un successo inaspettato, uscì nel 1928 e fu tenuta per una anno intero, diede anche spunto all'indignazione del ceto alto Londinese, ma su un fatto furono poi tutti d'accordo, che si rideva per non dare spazio alle lacrime. La storia fu ritenuta così intrigante e sfacciatamente realista, che nel 1931 uscì il film che sbancò i botteghini.