Le migliori opere di Pavese
Introduzione
Cesare Pavese è uno dei traduttori, poeti e narratori più importanti della cultura italiana del dopoguerra. L'autore nacque a Santo Stefano di Belbo nel 1908 da una famiglia modesta. Compì i suoi studi a Torino dove si laureò in lettere nel 1930. Durante questo percorso formativo si appassiono presto di letteratura inglese e americana. In questo periodo intraprese un'intensa attività di traduttore con la casa editrice Einaudi. Nel 1935, per le sue idee antifasciste, Pavese venne confinato per tre anni a Brancaleone Calabro. Dopo un po' di tempo gli venne riconosciuto un condono e ritorno a Torino. Qui pubblicò la sua prima raccolta poetica "Lavorare stanco". A questa opera fecero seguito altri racconti, romanzi e raccolte di poesie. L'autore era un uomo con un carattere solitario, ma nelle sue opere spicca sempre la sua appassionata ricerca di comunicazione e un costante bisogno di incontro con gli uomini. Nel tentativo di scoprire nuovi rapporti umani si impegno anche in politica. Nella seguente lista indico le migliori opere di Pavese.
La casa in collina
La casa in collina è una delle opere migliore di Pavese che esprime meglio l'anima dello scrittore. È un romanzo, scritto tra il settembre 1947 e il 1948 e pubblicato alla fine dello stesso anno. L'opera si può interpretare come romanzo della Resistenza, perché contiene numerosi riferimenti storici relativi alla caduta del fascismo. Inoltre ricostruisce l'atmosfera dell'epoca attraverso i comportamenti e la relazione della gente.
La luna e i falò
Un'altra delle migliori opere del Pavese è senza alcun dubbio La luna e i falò. Questo è un romanzo che parla della civiltà contadina delle Langhe, che divenne uno dei luoghi della guerra partigiana. Il personaggio principale della storia è Anguilla, un uomo che alla fine della seconda guerra mondiale torna al suo paese. Dopo aver lavorato duramente in America. Tutta l'opera si basa su una continua alternanza fra passato e presente, percepita con gli occhi del protagonista.
Dialoghi con Leucò
I Dialoghi con Leucò è un'opera scritta da Pavese tra il 1945 e il 1947. Si tratta di ventisette dialoghi tra personaggi della mitologia classica. Organizzati tutti con un preciso schema unitario. Le conversazioni si succedono secondo un percorso che parte da un confronto con il destino, dalla necessità del dolore e distruzione. Fino ad analizzare la difficile costruzione di un'umanità, che risulta a lungo andare capace di condurre una vita civile.
Il diavolo sulle colline
La prima opera di Pavese che ebbe una certa importanza è il Diavolo sulle colline. Si tratta di un breve romanzo scritto tra il giugno e l'ottobre del 1948 e pubblicato nel 1949. L'opera narra i vagabondaggi di tre ragazzi torinesi tra la città e la collina e dei loro rapporti con Poli. Quest'ultimo è un personaggio inquietante che vive in collina e che cerca sempre esperienze totali e distruttive.
Feria d'agosto
Feria d'agosto è una delle migliori opere di Pavese, interpretata come atipica. L'opera venne pubblicata nel 1945 ed è frutto di un insieme di brevi racconti, testi descrittivi e riflessioni saggistiche. Queste vengono organizzati in tre sezioni dedicate ai grandi temi simboli. Il tema che viene trattato nell'opera è quello dell'infanzia e del mito dell'innocenza.