Quando il Cubismo prende finalmente piede, si riflette fortemente nella produzione artistica di Picasso. Una delle sue opere migliori è senza alcun dubbio "I tre musici". Questo dipinto quadrangolare si ricollega alla fase del Cubismo sintetico, in voga negli anni '20. I soggetti rappresentati sono due maschere della tradizione popolare italiana, affiancate da una figura ecclesiastica. A partire da sinistra, possiamo facilmente riconoscere Arlecchino, Pulcinella e un monaco francescano. Ciascun personaggio si trova a suonare uno strumento. Arlecchino imbraccia un violino, tenendolo sulla spalla destra. Con la mano sinistra impugna invece l'archetto. Al centro, Pulcinella suona il clarinetto consultando lo spartito che si trova dinanzi. Infine il monaco, che è la figura più difficile da intepretare, usa la propria voce come strumento. Di questo capolavoro esistono due versioni, che si differenziano l'una dall'altra per la disposizione dei personaggi. L'altro dipinto raffigura Pulcinella sulla sinistra con il clarinetto e Arlecchino al centro con la chitarra, mentre la figura del monaco si trova sempre alla nostra destra. Questa versione pare nasconda un riferimento a due amici di Picasso, ovvero Guillaume Apollinaire e Max Jacob. Con entrambi egli condivideva la sua passione per la musica. Il dipinto si trova, insieme a "Les demoiselles d'Avignon" al MoMA. La sua versione meno famosa, la seconda che abbiamo citato, si può invece ammirare al Museum of Art di Philadelphia.