Le più poesie di Alessandro Baricco
Introduzione
Alessandro Baricco è uno degli autori italiani contemporanei più amati. Sin dal suo esordio nel mondo letterario, avvenuto nella seconda metà degli anni '90 in qualità di "critico musicale" con un saggio su Gioacchino Rossini, Baricco ha regalato all'Italia e al mondo splendide pagine di letteratura e di critica. Nel corso degli anni ha sviluppato una propria poetica personale, basata sull'abilità narrativa e sulle capacità di storytelling, frutto dei suoi studi classici e filosofici. Studi che lo hanno portato anche a fondare una scuola tutta sua, la "Scuola Holden", all'interno della quale è possibile sviluppare (a livello praticamente professionistico) le proprie capacità di narrazione. Ma rimaniamo nell'ambito della produzione letteraria di Baricco e vediamo un elenco delle più belle poesie dell'autore.
"Per non dimenticare"
"Per non dimenticare" è una poesia di Baricco dedicata alla vita. E il bello è che il termine "vita" non viene nemmeno nominato. Allora, per quale motivo il testo è ascrivibile al genere "poesie sulla vita"? Semplice. All'interno del testo vengono narrate azioni quotidiane incredibilmente comuni (la ricerca del parcheggio o della paella nel reparto surgelati del supermercato), con riferimenti ai propri ricordi personali e alla Storia di cui tutti facciamo parte: la Storia del mondo.
"I desideri stavano strappandomi l'anima"
Non ha un vero e proprio titolo, questo passo di Baricco, ma essendo l'incipit del testo può essere considerato come il titolo effettivo (se va bene per Montale, va bene anche per lo scrittore torinese). Un testo che parla, per l'appunto, di desideri, e di come la vita stessa ne sia ricca. Desideri che, essendo tali, rimarranno tali. In poche righe Baricco racchiude il senso di un'esistenza comune, caratterizzata da sogni e desideri d'incanto.
"Oceanomare"
Poche, pochissime righe per descrivere l'immensità e l'infinità del mare. È questo il contenuto di "Oceanomare", titolo del romanzo omonimo ("Oceano mare", 1993) nonché descrizione perfetta di quelli che sono i sentimenti condivisi dall'umanità intera di fronte alla grandezza delle forze della natura. In questo caso, del mare.
"Castelli di rabbia"
"Castelli di rabbia" si sposta sul lato del male del mondo, offrendo con poche parole una descrizione accurata del sentimento che danneggia la condivisione, la pace e il rispetto per il prossimo: la rabbia. Ma le intenzioni di Baricco sono anche quelle di spingere il lettore a compiere gesti altruistici, di non lasciare che la rabbia prenda il mondo sotto braccio; meglio continuare quella battaglia personale di ricerca di pace e di felicità, per il bene della propria persona e del mondo intero.
"Le emozioni"
Non avendo un vero e proprio titolo, anche in questo caso (così come per "I desideri stavano strappandomi l'anima") si ricorre ad attribuire come titolo una parola contenuta all'interno del componimento. "Le emozioni" va leggermente controcorrente rispetto all'intera poetica di Baricco. Nel testo, infatti, si fa riferimento alla necessità di ricorrere ad altre soluzioni diverse dalle parole e dalla letteratura: sono proprio le emozioni a rendere la vita migliore, insieme a forme, note e colori.