Le principali caratteristiche delle opere di Picasso
Introduzione
Pablo Picasso, pittore, scultore, litografo e, come lui stesso amava definirsi, "anche un poeta", è spesso preceduto dalla sua stessa fama. Il suo straordinario ed indiscutibile genio pittorico è iconizzato nel brand del tuo nome. Proprio come una pop star di successo mondiale, basta il suo nome ad attirare migliaia di visitatori alle esposizioni; le sue opere non godono in sé di altrettanta notorietà infatti, molti visitatori, non saprebbero nominare nemmeno una dei suoi straordinari capolavori. Eppure le mostre in Europa e nel Mondo sono in grado di catalizzare moltissimi visitatori interessati alla sua produzione. Perché? Quale è stato il suo contributo all'arte pittorica e quali le principali caratteristiche delle opere di Pablo Picasso? Le vediamo di seguito in questa guida.
Mettere a nudo la realtà
Pablo Picasso nasce nel 1881 ma la sue produzione più significativa inizia un ventennio dopo. Si riconoscono così delle fasi pittoriche nelle sue opere che distinguiamo in prima del 1901, periodo blu, periodo rosa, periodo africano fino ad arrivare alla corrente, con lui costituitasi, del cubismo analitico e cubismo sintetico. Principalmente in tutta la sua estensione artistica Picasso vuole mettere a nudo la realtà che incontra intorno a sé, ciò che vede e che rielabora.
Realizzare molteplici punti di vista sulla realtà
La sua idea è quella di realizzare i molteplici punti di vista sulla realtà. Sostanzialmente alla realtà-vista, sostituisce la realtà-pensata e la realtà-creata. Celebre in modo particolare è il suo dipinto "Les Demoiselles d'Avignon" dove sperimenta, per la prima volta in modo sistematico, il procedimento di riduzione schematica e basilare del soggetto, la settorializzazione del campo visivo e la conseguente deformazione degli oggetti da cui la moltiplicazione dei punti di vista propri della corrente che sta per avere inizio con lui: il cubismo.
Il periodo blu: la malinconia
La sua pitture è divisa principalmente in due periodi: quello blu e quello rosa.
Tralasciando non certo per importanza, quando per limiti di spazio, la descrizione dei dipinti che hanno hanno caratterizzato il periodo blu, ci limitiamo ad osservare la simbologia del colore utilizzato. I quadri di questo periodo, giocati sui colori freddi dei blu, riportavano l'accento sulla malinconia, influenzati dalla corrente impressionista di Cézanne. Da quest'ultimo trasse ispirazione mantenendo pur sempre la sua integrità pittorica, infatti, accompagna il tono dei colori rappresentando il mondo degli sfruttati e degli emarginati.
Il periodo rosa: l'importanza allo spazio e al volume
Durante il cosiddetto "periodo rosa" i colori con cui Picasso si esprime hanno uno stile più allegro ed abbracciano la gamma dei rosa ed arancione.
In questa face pittorica il suo interesse per lo spazio ed il volume ritorna ad accentuarsi. Tuttavia, sebbene i colori esprimano dinamiche di allegria, la malinconia appare latente.
I soggetti caratteristici di questo periodo sono i clown, i saltimbanchi, gli arlecchini raffigurati nel loro "back-stage" e non sotto i riflettori del palcoscenico. Il suo scopo infatti era quello di far comprendere allo spettatore le difficoltà di quella vita in netta contrapposizione con le finalità del loro mestiere: far ridere.
Stile individuale
La sua carica artistica stava nelle sue idee innovative. Ha fondato la corrente artistica del cubismo ma è anche stato in grado di separarsene approdando ad altre sperimentazioni. È stato in grado di misurarsi con altri grandi pittori del calibro di Velázquez e Goya senza mai emularli ma reinventando lo stile pittorico. Una delle caratteristiche principali della sua arte era: dipingere per se stesso per parlare al suo universo. Il suo universo, quello creato con la sua arte, è stato il luogo da cui pittore ha comunicato al mondo e da cui il mondo ha tentato di influenzare Picasso, senza successo!