Musica classica: le opere di Beethoven
Introduzione
Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827) è stato uno dei più importanti geni musicali di tutti i tempi. A quasi duecento anni dalla sua scomparsa non vi è persona, per quanto poco dotata culturalmente, che non abbia udito qualcuna delle sue immortali creazioni. Temperamento emotivo ed estremo, Beethoven ha portato innovazione sia musicalmente che sul piano della condizione di artista. Delle proprie opere, infatti, il compositore fiammingo ci viveva quasi come un moderno libero professionista. Oggi è normale, ma nei secoli passati l'artista si appoggiava a un mecenate. Doveva cercare di mantenersene le grazie, perché costui decideva di sua assoluta iniziativa quando e come compensarlo. Lui, invece, vendeva quando possibile la sua musica esigendo un adeguato corrispettivo. Dal punto di vista stilistico Beethoven rielaborò il classicismo viennese di compositori quali Mozart e Haydin e gettò i semi per la nascita del romanticismo. Né la vita travagliata né la sordità riuscirono a fermare il suo genio creativo. Vediamo quali sono le opere di Beethoven più importanti. Rappresentano una delle migliori immersioni nella musica classica che si possano fare.
Le sinfonie
Il genio di Beethoven si è espresso soprattutto nelle sinfonie e nelle sonate. Le prime sono solamente nove ma tutte di inestimabile valore. Quella che consacrò alla gloria il compositore fu la terza. L'Eroica, in mi bemolle maggiore, all'inizio sconcertò pubblico e critica, tanta era la novità che racchiudeva. Ben presto però divenne una delle sinfonie più amate di tutti i tempi. Beethoven la considerava il suo lavoro migliore. La quinta sinfonia in do minore è forse la più travagliata delle sue opere. Dall'oscuro incipit del primo movimento all'imponente finale, la Quinta è forse l'opera che meglio rappresenta il tumultuoso temperamento dell'artista. La genesi di questa sinfonia durò ben quattro anni. Impossibile non citare anche la sesta sinfonia in fa maggiore detta "Pastorale". Essa si dissocia dalle altre sinfonie beethoveniane sia per la struttura compositiva (5 movimenti) che per le sonorità bucoliche e limpide. Ed eccoci alla nona sinfonia in re maggiore. Nota anche come la "Corale", è giustamente una delle sinfonie più celebri al mondo. Le note del quarto tempo, "l'inno alla gioia" sono quelle dell'inno dell'Unione Europea.
Le sonate
Le sonate per pianoforte rappresentano la summa del genio che si trova nelle opere di Beethoven. Tra le trentadue meritano particolare menzione la Sonata n.8 "Patetica", la Sonata n.14 "Chiaro di luna", la Sonata n.17 "Tempesta", la Sonata n.21 "Waldstein", la Sonata la Sonata n.23 "Appassionata" e la Sonata n.29 "Hammerklavier". Altrettanto popolari alcune variazioni, ad esempio le Variazioni Diabelli, oltre a rondò, minuetti e bagatelle, inclusa la celeberrima "Per Elisa".
I concerti
Pochi ma buoni: fra le opere di Beethoven si ritrovano pochi concerti ma di grande valore artistico. Il più notevole è il quinto, detto "L'Imperatore". Diviso in tre tempi, L'Imperatore è un felicissimo connubio di momenti drammatici e altri sereni, che si conclude con un rondò pervaso da un ritmo vorticoso. Anche qui il pianoforte, strumento prediletto dal compositore, fa la parte del leone.
La musica da camera
La musica da camera consta di composizioni musicali adatte alle esecuzioni in piccoli ambienti. Fra le opere di Beethoven troviamo numerosi quartetti e quintetti per archi, trii per violino e per pianoforte, composizioni per strumenti a fiato. Più ristretto il repertorio di musica vocale. Il Maestro scrisse una sola opera lirica, il Fidelio. Da ricordare anche la grandiosa Missa Solemnis.
L'eredità di Beethoven
La fama del grande compositore iniziò quando egli era ancora giovane. I musicisti più giovani lo adoravano, Schubert in primis. Oggi le opere di Beethoven sono le più rappresentate nelle sale di tutto il mondo. La loro fama si è estesa anche al mondo del cinema. Stanley Kubrick deve averlo amato in modo particolare. La Nona Sinfonia pervade Arancia Meccanica, uno dei suoi film più celebri. Nel suo ultimo lavoro. Eyes wide shut, la parola d'ordine che il protagonista (Tom Cruise) deve recitare per partecipare alla festa segreta è Fidelio: il nome dell'unica opera di Beethoven.