Organizzazione monastica: breve guida
Introduzione
Il Monachesimo è una religione che è nata nella lontana Egitto, dove secondo un'aspirazione si evitavano contatti con la vita sociale, infatti mons, che significa monaco, sta proprio ad indicare la vita solitaria. Il fondatore in Occidente è stato San Benedetto da Norcia, riusci a dare la giusta particolarità che si mantenne poi nel corso dei secoli. A differenza dei monaci vagati che andavano diffondendo la fede, San Benedetto pensava che era lo stesso monaco il punto di riferimento e quindi introdusse la norma della Stabilitas, ossia stare nella propria sede d'appartenenza. Fu applicato poi un comportamento molto rigoroso che riguardava sia il lato materiale che spirituale ed esso prendeva il nome di Regula. Leggendo di seguito capirete come la breve guida spieghi l'organizzazione monastica.
Gerarchia
Con la nascita dei benedettini, anche altri ordini monastici vennero alla luce, come ad esempio quelli dei cluniacensi nel 910 D. C. Che avevo residenza nel monastero di Borgogna. A seguire poi ci furono anche i certosini ed i cistercensi, entrambi professavano la povertà, a ciò poi va aggiunto che tali ordini avevano delle regole da rispettare. A capo c'era l'abate, poi seguiva il priore che gestiva la disciplina e l'economia del monastero, poi c'era un sotto priore che aveva le veci del predecessore quando il priore doveva sostituire l'abate. Altri ruoli presenti erano quelli che andavano dal cellerario al portinaio, passando per il ciambellano e l'ospitaliere, non mancavano poi l'elimosiniere e l'amanuense.
Ruoli
Le mansioni dei monaci sono diverse ed in questo elenco vengono spiegate:- il portinaio si occupa delle entrate e delle uscire dal monasteroil cantore si occupa delle funzione ecclesiastiche oltre a gestire la biblioteca e l'archivio, tra i suoi compiti figura anche l'insegnamento ai novizi che avvisavano gli altri monasteri dei monaci defunti.- il cellerario trasportava materiali, come ad esempio legna, cibi e si occupava del trasporto della loro conservazione;
- il sagrestano aveva il compito di prendersi cura degli arredi, i paramenti sacri della Chiesa e per occuparsi al meglio di questo dormiva vicino alla Chiesa. Aveva, inoltre, il compito di accendere tutte le candele, controllando anche la loro relativa costruzione, e si preoccupava anche dell'illuminazione;
- il ciamberlano, era come un esperto della cura e del benessere del corpo, provvedeva alle cure estetiche dei fratelli, si prendeva cura del loro guardaroba, si occupava di confezionamento di abiti e se c'erano dei vecchi li distribuiva ai poveri.
Figure monacali
Una breve descrizione anche per le ultime quattro figure di monaci:
- l'ospitaliere aveva il compito di accogliere i pellegrini, li seguiva per tutte le loro necessità essendo anche di grande responsabilità e massima discrezione. La reputazione del monastero era in mani sue;
- il maestro dei novizi, incoraggiando quelli che avevano una spiccata vocazione, li ammaestrava e trascorreva con loro le giornate, impartendogli la Regula.
- l'elemosiniere, come lo dice anche la parola stessa, aveva il compito di distribuire le elemosine con grande spirito di carità;
- l'amanuense era un monaco con un ruolo molto particolare nel monastero: si occupava di ricopiare direttamente a mano, con una penna appuntita, nello scriptorium seduto su uno sgabello, il libro originale in greco o latino che aveva appoggiato su un banco e col piano inclinato. Aveva spesso l'aiuto di copisti, per riprodurre di quell'opera più copie sotto la sua dettatura. Egli dava vita al codex, l'antenato del libro, inserendo spesso al suo interno delle miniature, ovvero l'arte della decorazione e dell'illustrazione di un manoscritto.