Pedagogia: il metodo Gordon
Introduzione
In pedagogia, il metodo Gordon rappresenta una serie di tecniche per facilitare la comunicazione e renderla efficacie dal punto di vista psicologico. In particolar modo, riguarda il rapporto tra alunno e insegnante. Le tecniche che caratterizzano il metodo, sono complessivamente quattro. Tali tecniche, in linea generale, mirano al coinvolgimento totale dell'alunno e dell' insegnante. In questa guida vogliamo dunque illustrarvi quali sono le principali caratteristiche del metodo Gordon.
Occorrente
- Strumenti musicali
- Registratore audio di suoni
L'ascolto suddiviso
Il primo elemento che costituisce il metodo Gordon è rappresentato dall'ascolto suddiviso, il quale a sua volta si divide in: passivo, di accoglienza verbale, caloroso e attivo. I primi due riguardano l'attenzione, gli ultimi invece l'incoraggiamento e il riflettere senza giudicare. Indissolubilmente legato a questo momento è il cosiddetto "messaggio in prima persona", nel quale l'alunno entra in contatto diretto e riavvicinato con l'insegnante. Fondamentale è proprio il ruolo di quest'ultimo che deve cercare di applicare un linguaggio semplice, in prima persona, e che riguardi i propri sentimenti. L'effetto prodotto farà nascere un alunno totalmente fidelizzato con il proprio insegnante e che non assumerà più atteggiamenti di difesa o di rifiuto della sua figura.
Il metodo "senza perdenti"
Proseguendo nella definizione degli aspetti fondamentali del metodo Gordon, abbiamo poi il metodo "senza perdenti". Qui il principale obiettivo è quello di cercare di elaborare soluzioni che vadano bene per entrambi, per risolvere eventuali contrasti. Fondamentale è proprio quello di rispettare chiunque, senza far prevaricare una tesi sull'altra. Collegato a questo elemento, vi è la tecnica del "problem solving", nella quale bisogna dedicarsi tempo a vicenda, detto "tempo relazionale", dove l'alunno può esprimere ansie, preoccupazioni, disagi.
Il "circle time"
Di uguale importanza, in relazione agli aspetti finora descritti, vi è anche il cosidetto "circle time".
Ovvero uno spazio nel quale gli alunni posso interagire fra di loro, discutere e confrontarsi, scegliendo un argomento a piacere. Veri protagonisti, dunque, sono i ragazzi. In questa fase, l'insegnante assume un ruolo secondario, dedicandosi prettamente all'ascolto, monitorando la discussione e collocando la sua figura di professionista quasi sullo sfondo del contesto educativo e dell'interazione col ragazzo. Ne nasce così un clima distensivo, rilassante, di amicizia e collaborazione e, perché no, di complicità reciproca. In questi momenti il confronto mira alla conoscenza reciproca, all'integrazione e interazione globale che unisce il gruppo rendendolo in questo caso molto più forte e solido nell'affrontare successivamente nuove tematiche in maniera molto più matura ed equilibrata, avendo già di per sè effettuato un primo passo di conoscenza e avendo così individuato anche quelle che sono le caratteristiche e i gusti personali di ogni individuo.
La risoluzione dei conflitti interni
L'alunno, dunque, stabilendo con l'insegnante e con gli altri un rapporto di fiducia reciproca, adotterà questo atteggiamento anche successivamente in caso di urgenza, liberandosi così da quelli che possono essere i propri conflitti e preoccupazioni che riguardano non solo il campo scolastico, ma anche quello della vita personale. Proprio prendendo spunto da queste riflessioni, si vede dunque come il metodo Gordon possa svolgere benefiche funzioni non solo nel campo dell'apprendimento vero e proprio, ma anche in quello della vita di tutti i giorni di ogni ragazzo e ragazza.
L'approccio alla musica
Ma uno degli aspetti senza dubbio centrali del Metodo Gordon è quello di avvicinare i bambini alla musica fin da piccoli. La Music Learning Theory (MLT) rappresenta una serie di precetti, ideati da Edwin E. Gordon, esperto della South Carolina University, negli Stati Uniti. Lo studioso si è occupato di analizzare il modo nel quale il bambino apprende e si approccia alla musica, già a partire dai primi mesi di vita. Secondo il metodo Gordon, dunque, l'elemento che caratterizza il primo approccio con la musica è rappresentato dall?Audiation, un vero e proprio pensiero musicale. Si tratta di una peculiarità e caratteristica importantissima, di cui il bambino si serve sia per ascoltarla che per improvvisare musicalmente. La Music Learning Theory, insomma, guida i bambini ad esprimersi per mezzo della musica, grazie al contributo della voce e degli strumenti musicali.
Consigli
- Il metodo Gordon va applicato fin dall'asilo, in modo da educare nel giusto modo tutti quei bambini che si apprestano ad intraprendere la vita di relazione