Scrivere un buon racconto horror
Introduzione
Appena si finisce di leggere un romanzo spesso ci si sente un po' spaesati: si vorrebbe ritornare indietro, dentro alle pagine del libro, che però purtroppo sono finite.
Questo accade specialmente quando ci si immerge in una realtà fantastica così diversa dalla nostra, e il genere che più ci assorbe ed appassiona è senza dubbio l' horror. Ecco quindi che tante persone, chiuso il buon libro appena finito, si chiedono: come posso far vivere ad altri le stesse emozioni forti che mi ha dato questo racconto? Come scrivere il mio racconto horror?
Vediamo quindi insieme una serie di spunti e di suggerimenti che possono risultare piuttosto utili al nostro caso.
Occorrente
- Fantasia, buona volontà, un computer (o una macchina da scrivere, per creare atmosfera!)
Unica arma: le parole
Come prima cosa, teniamo sempre e comunque presente il fatto che scrittori non si nasce ma lo si diventa, ed è indispensabile avere alcune basi.
Per quanto, infatti, la letteratura dell'orrore venga spesso considerata 'minore' rispetto ad altre forme di scrittura, per approcciarsi a questo genere è davvero necessaria un'ottima preparazione linguistica e in particolare lessicale, senza ovviamente escludere il forte lavoro di immaginazione.
Questo perché in un romanzo le parole sono la nostra unica arma, e le sensazioni che vogliamo riuscire ad evocare nel lettore saranno per forza di cose un parto naturale di queste: dovremo pertanto saperle scegliere con cura e precisione.
Struttura
Come struttura, un racconto horror non presenta grandi difficoltà dal punto di vista "tecnico", è sufficiente seguire alcuni punti salienti: ingrediente fondamentale da utilizzare in apertura è una cosiddetta "scena madre", una situazione iniziale misteriosa ed avvincente che vada ad incuriosire e ad attrarre fin da subito il lettore.
Un omicidio, un apparente suicidio, un fenomeno inspiegabile, una persona scomparsa misteriosamente: sta ovviamente a voi decidere, ma l'importante è creare immediatamente i presupposti giusti per un seguito di tensione.
Un dettaglio fondamentale è non far capire in alcun modo al lettore l'idendtità del responsabile (che sia terreno o no) di questo primo e principale mistero: la risoluzione deve essere presentata solo alla fine!
Sviluppo
Nello sviluppo della storia dovrà esserci un protagonista che dovrà (volente o nolente) affrontare il mistero iniziale; una serie di avvenimenti lo faranno tentennare (rischierà la vita, verrà minacciato, sarà depistato e spaventato...) e tanti trameranno nell'ombra contro di lui: qui potrete finalmente sbizzarrirvi nella parte 'pulp' della storia: sangue, armi, violenza non possono assolutamente mancare nel genere!
E, soprattutto, più queste cose saranno usate con parsimonia e letteralmente centellinate, maggiore sarà l'attenzione del lettore. Un consiglio finale basilare: l'horror non è solo sangue, è soprattutto mistero: lasciate quindi sempre l'ombra del dubbio su tutto ciò che state raccontando, perché ciò che non viene detto è molto più spaventoso di quello che viene spiegato!
Conclusione
Una volta conclusa la prima stesura del vostro racconto, è bene rileggerlo a voce alta per correggere eventuali errori e per accertarsi che la forma complessiva sia buona, priva di termini ridondanti o forme sintattiche troppo complesse. Infine si può chiedere ad un amico fidato di leggere il racconto per avere un'opinione esterna, solo così si può scoprire se ciò che abbiamo scritto adempie al suo compito: spaventare!
Consigli
- Quando ci si approccia alla scrittura, qualsiasi sia il genere, è indispensabile avere una buona cultura in merito: recuperate i racconti dei maestri come E.Allan Poe, M.Shelley e S.King e leggeteli più volte prima di cominciare!