Storia della famiglia Borgia
Introduzione
In questo tutorial vi illustreremo la storia della famiglia Borgia. Buona lettura! La famiglia Borgia ha origini alquanto antiche. Essa è una famiglia tra le maggiormente discusse e controverse della storia, protagonista di fiction bellissime ed anche di tanti film e romanzi. Di discendenza spagnola (Xativa, Valencia) i Borgia, verso la metà del XV secolo, si trapiantarono in Italia. L'ascensione al trono pontificio comincia con due dei suoi membri maggiormente illustri: Callisto III (1455-1458) ed Alessandro VI (1492-1503). Luci ed ombre investono tale famiglia, in bilico da sempre tra perversione e santità, in un'epoca di decadenza morale terribile, segnata da rilevanti scoperte geografiche, importanti fermenti artistici e culturali e corruzione politica e dei costumi.
Occorrente
- Testi biografici
- Testi storici
- IL PRINCIPE
I BORGIA: PERSONAGGI PRINCIPALI
Rodrigo Borgia, conosciuto maggiormente come Alessandro VI, governò, nonostante la sua condotta privata riprovevole, con autorità e giustizia. Tuttavia, spesso indulse ad un eccessivo nepotismo investendo i suoi figli, tutti illegittimi, di cariche onorifiche e di feudi. Suo figlio Cesare Borgia, chiamato il Valentino, a soli 16 anni fu ordinato vescovo, mentre Giovanni fu nominato Duca di Gandia, Gonfaloniere e Capitano generale della Chiesa. Cesare fu aiutato in particolar modo dal padre, soprattutto con intrighi e denari, nel suo proposito di realizzare un dominio ampio assoggettato ai Borgia. Cesare fu nominato da Luigi XII di Francia duca di Valentinois, da cui il soprannome de " il Valentino " . Con le truppe pontificie invase vari Stati della Romagna, unificandone e territori e venendo nominato dal padre duca di Romagna, nel 1501. Venne molto apprezzato per il suo valore, sia in campo militare che politico.Dopo la morte del padre Alessandro VI, perse gran parte della sua influenza e, osteggiato dai nemici della casata, in primis da papa Giulio II, perse tutti i suoi possedimenti in Italia, venne incarcerato e morì a Viana nel marzo del 1507, mentre era a servizio del cognato Giovanni III di Navarra.Terza figlia del cardinale Rodrigo Borgia e di Vannozza Cattanei, Lucrezia nacque a Subiaco il 18 aprile 1480 e ricevette un' educazione incentrata sulle arti e le lettere.A 13 anni venne fatta sposare, per motivi politici, con il conte di Pesaro, Giovanni Sforza.La giovane fu coinvolta in una serie di vicende torbide ed equivoche. Nel 1497 papa Alessandro Vi fece annullare le nozze e fu accusato da Giovanni Sforza di rapporti incestuosi con la figlia. A questa grave accusa, si aggiunse quella di incesto fraterno e di essere una donna di condotta libertina e riprovevole. Nel 1500 il suo secondo marito, Alfonso d' Aragona, fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia.Trasferitasi a Ferrara, dopo il suo terzo matrimonio, con Alfonso I d' Este, Lucrezia creò un circolo culturale a cui parteciparono Ludovico Ariosto, Pietro Bembo e Ercole Strozzi. Nominata duchessa, assunse, durante i periodi di assenza del marito, la reggenza del Regno, ricevendo molti elogi.In questo periodo, si manifestò maggiormente il suo lato religioso ed ella indossò il cilicio e si iscrisse al Terz' Ordine francescano, fondando anche il Monte di Pietà di Ferrara.Morì il 24 giugno 1519 per complicazioni dovute al parto. Le accuse di corruzione morale, attutitesi nel periodo del suo soggiorno a Ferrara, ripresero dopo la sua morte, soprattutto ad opera del Pontano e del Guicciardini.
I BORGIA NE " IL PRINCIPE "
Nell'opera letteraria di Niccolò Machiavelli del 1513 " Il Principe ", fu esaltata la figura di Cesare Borgia, contrapposta alla figura di Francesco Sforza, il quale aveva acquistato lo Stato con la virtù, a differenza del Valentino la cui acquisizione del potere si era realizzata tramite la fortuna. Nel tratto storico - politico si descrivono le fortune di Cesare Borgia e delle sue conquiste nella Romagna. Viene elogiata la sua capacità di governante e le sue doti politiche, che si estrinsecarono nella sconfitta del Re di Francia e nelle strategie di conservazione del potere, attraverso la distruzione dei signori sconfitti, l' avvicinamento alla nobiltà romana e la conquista del potere sul Collegio dei Cardinali. Pur possedendo tante qualità e virtù, necessarie ad ogni principe per poter ben governare, Cesare non potette sfuggire alla sua rovina, che avvenne a seguito dell' elezione a Papa di Giulio, suo acerrimo nemico.
I BORGIA: LA DECADENZA
Cesare rinunciò al cardinalato per attuare nel modo migliore il suo sogno di un regno nell'Italia centro-settentrionale. Crudele, spregiudicato, geniale, intuitivo, formò a tale scopo tra il 1499 e il 1501, un possesso vasto nelle Romagne, e nel 1502 cominciò la penetrazione nell'Italia centrale, mettendo in questo modo in pericolo la città di Firenze stessa. La morte del padre però, e l'elezione di Giuliano della Rovere, nemico acerrimo dei Borgia, furono da impedimento a tutti i suoi disegni politici. Lo stato creato in Romagna, a breve, disgregò ad opera dei Veneziani. Lucrezia fu invece accusata di incesto e di adulterio, in parte a torto.
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