Storia della musica italiana
Introduzione
La cultura italiana è sempre stata particolarmente fiorente. Non fa eccezione la musica che, nel corso dei secoli, ha conosciuto uno sviluppo costante e significativo tanto da lasciare un segno tangibile all'interno della cultura mondiale. Di seguito vediamo alcuni cenni della storia della musica italiana.
Musica sacra
Nel medioevo iniziano a crescere le prime radici di quella che oggi conosciamo come "musica classica" dalla quale evolveranno i diversi generi. I primi canti venivano intonati da monaci e fedeli in omaggio al Signore EF accompagnavano gli eventi liturgici. Nel IV secolo d. C., a Milano, si sviluppò il "canto ambrosiano", che prendeva origine da Sant'Ambrogio dal quale prende il nome. Nel VI secolo, fu la volta del "canto gregoriano", conosciuto con qiesto nome perché erroneamente ricollegato ad una riforma di papa Gregorio I Magno. Si è poi scoperto che non fu lui il creatore di questo canto.
Musica profana
La musica profana, che nulla aveva a che vedere con la litirgia, si sviluppa quasi contestualmente a quella sacra. Questa viene ricondotta all'opera dei giullari di corte e dei menestrelli che giravano l'europa. In Italia giunsero i trovatori francesi arrivarono dalla odierna Francia influenzando diversi ambiti della nostra cultura tra cui, ovviamente, la musica.
Rinascimento
Nel XVI secolo, in pieno Rinascimento, la musica di origine italiana acquistò, anche in Europa, grande importanza. Nel rinascimento, tanto la musica sacra quanto quella profana, trovarono una loro collocazione nel nostro panorama culturale. I palazzi della nobiltà risuonavano con la polifonia e con forme di danza quali la villanella e la canzonetta mentre, la polifonia a cappella, era nel suo pieno splendore per quel che riguarda la musica sacra. Il successo della polifonia a cappella è dovuto a Giovanni Pierluigi da Palestrina. Si sviluppò inoltre l'"oratorio" una composizione vocale con accompagnamento strumentale basato su testi sacri.
XVII secolo
Nel XVII secolo ebbe origine la monodia accompagnata in cui, una musica basata su un'unica melodia, veniva accompagnata da accordi strumentali elaborati dalla Camerata dei Bardi, degli intellettuali fiorentini che diedero i natali al "recitar cantando", una via di mezzo tra declamazione e canto vero e proprio. Nacque così il Melodramma la cui diffusione fu spinta da Claudio Monteverdi.
Barocco
Nella piena evoluzione dell' arte Barocca il melodramma vide il suo pieno splendore. Anche la musica strumentale si sviluppò in età Barocca grazie a strumenti come il clavicembalo, il violino e il liuto. Il melodramma, sviluppatosi attraverso due differenti filoni, accentuò la sua importanza nel XIX secolo con Rossini, Bellini, Donizetti e verdi che posero le basi per una lunga tradizione operistica.
XX secolo
Nei primi decenni del XX secolo la figura più importante fu quella di Puccini. In questi anni, Il melodramma perse il suo predominio sugli altri generi. Dopo uno stop nell'era fascista, il secondo dopoguerra vide il proliferare di musica popolare che parlava di temi politici e sociali approfittando di un rinnovato senso di libertà .