Usi e costumi in India
Introduzione
Da sempre, l'India con i suoi colori, i gioielli, lo sfarzo, le tradizioni suscita un certo fascino. Ha una lunga e gloriosa storia alle spalle. Già nel primo secolo dopo Cristo conquistò la Malesia, la Thailandia e l'Indonesia, senza alcuna occupazione militare. Gli usi ed i costumi tipici risentono di queste influenze. Il folklore tradizionale in India è eclettico con mille interessanti sfaccettature. Trae la sua origine nella notte dei tempi ed affonda le radici nelle comunità agricole della Nazione. Musica e danza sono manifestazioni tipiche delle feste (matrimoni, nascite, battesimi). Celebrano la primavera ed il raccolto nei campi. Tuttavia, con l'industrializzazione, gli usi ed i costumi rappresentano ormai un'antica tradizione. Gli studenti, sin da piccoli, ne apprendono le basi e ne fanno tesoro.
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Musica classica e danze tradizionali
Alla base della cultura dell'India si collocano la musica classica e le danze tradizionali. Già dalla scuola media gli alunni suonano e cantano perfettamente. Conoscono le note, le scale indiane e le composizioni o "raga". Strimpellano il "sitar, il "vina", il "sarod", il "tabla" ed alcuni tipici strumenti a fiato come il "bansuri". Le ragazze si appassionano già in tenera età alle suggestive danze come il "bharat", il "natyam", "orissi", il "manipuri" e molte altre. In India i suoni e le danze trovano le loro origini nella musica sacra e religiosa.
Industria cinematografica Bollywood
L'India produce circa 1000 film all'anno, superando le produzioni americane. L'industria cinematografica nazionale si chiama "Bollywood". Il termine nasce dalle due parole: Bombay ed Hollywood. Il cinema indiano influenza moltissimo gli usi ed i costumi del Paese. Costituisce un punto di riferimento in India, per il mondo arabo e l'estremo oriente. Inizialmente i temi dei film indiani riguardavano i problemi sociali oppure tematiche storiche. Attualmente prediligono spettacoli molto simili alle soap opera con musiche, danze e scenari sontuosi.
Modi di mangiare
In India la purezza e la contaminazione sono alla base del benessere. I cittadini manifestano dei tabù anche sul cibo. Prediligono delle pietanze piuttosto che altre. Hanno stranissime usanze e regole del galateo. Secondo gli usi ed i costumi indiani, a tavola non si mangia con la mano sinistra. Nel contempo, non si porgono i piatti o le stoviglie con la stessa mano. Questa infatti viene strettamente riservata all'igiene personale. Impossibile mangiare e bere da stoviglie altrui. I piatti ed bicchieri vanno sostituiti regolarmente. Tutte queste precauzioni in India vengono osservate per motivi di pulizia e contaminazione.
Punto nero sul viso dei bambini
Disegna un punto nero sul viso dei bambini è uno degli usi e costumi tipici dell'India. Questa usanza viene svolta per allontanare il malocchio e le sventure dai bambini indiani. Il popolo indiano è infatti molto scaramantico. Già da quando il bambino è appena nato, i genitori gli disegnano un punto nero sulla testa o sulla guancia. Questo punto nero viene chiamato "kali bindi". Viene disegnato perché si teme che un bambino troppo guardato, possa ammalarsi. Focalizzando tutta l'attenzione sul punto nero, credono di poter allontanare la sfortuna e le malattie.
Il taglio dei capelli
In India i capelli sono strettamente legati all'ego di una persona. Ed è proprio questo che generalmente li tengono lunghi, specialmente le donne. Rasarsi a zero vuol dire far arretrare il proprio ego. I capelli sono quindi una cosa molto preziosa e donarli significa anche che non si vuole perdere l'umiltà d'animo. Uomini, donne e bambini svolgono questa strana usanza. Nel caso di lutto, solo i maschi possono rasarsi a zero e vestono abiti bianchi. Questo gesto sta a significare che i maschi si prenderanno cura della propria famiglia, trattando tutti allo stesso modo.
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Consigli
- Se intendi comunicare in inglese, considera che molti indiani lo parlano bene; tuttavia è bene sapere che l'inglese parlato in India può comprendere una grande varietà di accenti e un uso delle parole che può prestarsi a possibili fraintendimenti.