Il musicista incarna, senza dubbio, il desiderio di libertà tipico di quel periodo storico. Le Opere di Verdi che vanno dal 1842 al 1849, presentano tutte una forte componente patriottica legata al proprio paese e alla voglia di riscatto. Dopo il Nabucco, tra il 1851 e il 1853 è la volta del Rigoletto, La Traviata e Il Trovatore. Quel che si nota è che il protagonista della storia è quasi sempre un eroe sensibile. Successivamente al trionfo che avrà alla Scala di Milano Verdi incomincia a viaggiare in tutta Europa. Raggiungerà l'apice del suo successo musicale con Aida che venne rappresentata per la prima volta nel 1871. L'Aida è composta da melodie molto raffinate che le danno un impatto spettacolare. Il successo musicale lo ricompensa in parte di una vita affettiva difficile, perderà infatti moglie e figli nel giro di pochi anni. In seguito si risposa con la pianista e soprano Giuseppina Strepponi. Dopo la convivenza in Francia, si stabilisce nelle vicinanze del suo paese di origine, intorno al 1860. In questo periodo si avvicina alla politica. Muore a Milano nel 1901, all'età di 88 anni. Nella sua lunga vita, ha coltivato l'interesse per correnti di pensiero differenti. Il suo Melodramma ha unito l'amore per la terra e il sogno di una patria libera e indipendente. Con la musica e la scena a teatro, ha dato voce al popolo, rendendolo partecipe della sua condizione.